Non c’è più la possibilità di prenotarsi, ma a chi fosse a Milano consigliamo di verificare se qualche disdetta dell’ultimo momento consenta di partecipare, sabato prossimo, 25 ottobre, a al convegno in ricordo Grazia Honegger Fresco, una delle più importanti pedagogiste italiane del Novecento. Non si parlerà tanto di Grazia e della sua figura, ma dei temi che l’hanno appassionata per tutta la vita, in particolare i bambini da 0 a 3 anni e quello che ha senso fare insieme a loro (e nell’ambiente in cui vivono) per la loro formazione e il loro autonomo sviluppo.
Anche la Scuola Frisoun e l’associazione che collabora alla sua realizzazione sono debitrici nei suoi confronti. Negli anni in cui la scuola ha iniziato a operare, Grazia ci mostrò alcuni materiali inediti in cui Maria Montessori, di cui Grazia è stata l’ultima allieva diretta, rifletteva sull’uso del suo metodo e dei suoi materiali con adulti analfabeti. Da lì avviammo una sperimentazione, che non è ancora finita, volta a “meticciare” le intuizioni di Montessori con quelle di altri importanti pedagogisti dell’attivismo democratico.
E poi la spinta di alcuni di noi ad associarci venne da un assessore che in quegli anni lesse un breve racconto della Scuola Frisoun pubblicato sul numero 104 de “Il quaderno Montessori”, uno straordinario e inesauribile scrigno di analisi, documenti, materiali pratici, racconti di esperienze per chi lavora con i bambini, fuori e dentro la scuola: 133 fascicoli e 33 anni di vita di una rivista autoprodotta in cui Grazia ha fatto confluire gran parte delle sue ricerche e che oggi, grazie allo sforzo dei figli, Sara e Fulvio Honegger, è totalmente e gratuitamente consultabile all’indirizzo graziahoneggerfresco.it.


