Un libro che si potrebbe leggere anche senza parole, con illustrazioni a matita e acquerello che raccontano da sole lo svolgersi dei fatti nel trascorrere delle stagioni.
Un leone incontra un uccellino di cui si prende cura e con cui condividerà momenti di quotidianità e gioco. Niente di sorprendente, se non il valore di scoprire la bellezza di scegliersi, anche se molto diversi, per vivere uno accanto all’altro le esperienze di tutti i giorni: mangiare, dormire, leggere, scaldarsi, sentirsi a casa, osservare insieme la natura.
Ho apprezzato in particolare il ritmo del racconto, lento e paziente; il contrario della società di oggi, dove non è mai sufficiente il tempo per fare tutto, dove siamo costantemente in affanno e di malumore per i ritmi così frenetici.
E ho apprezzato il rispetto dimostrato dal leone nei confronti dell’uccellino dopo l’inverno.
Questo libro mi ha fatto ricordare l’importanza di assaporare le piccole cose nella calma del tempo che passa.
Lo consiglio.
Recensione a cura di Chiara Taparelli
Marianne Dubuc, Il leone e l’uccellino, orecchio acerbo, Roma, 2014. Il libro è presente nella biblioteca della Scuola Frisoun dove è possibile consultarlo o prenderlo in prestito.