In questo bel romanzo si alternano e si intrecciano, dall’inizio alla fine, i pensieri dei due giovani protagonisti: Marlene e Steven. Accomunati dal colore della pelle scura, dalla provenienza dallo stesso continente, l’Africa, hanno comunque esperienze di vita totalmente differenti. Ma il loro incontro li aiuterà a capirsi meglio e a mettere in luce il punto di vista stereotipato della società dei bianchi, che li vede legati al “problema” della migrazione.
Marlene è italiana fino al midollo. “Non sei nera” continuano a ripeterle i genitori facoltosi che l’hanno adottata quando era piccola. Marlene si sente ingabbiata, si scontra con le aspettative di chi la ama, si sente in dovere di dimostrare quanto può valere. Partecipando a un progetto universitario che la porta a frequentare la Caritas, progetto peraltro contrastato dalla famiglia, preoccupata della sua reputazione, Marlene incontra Steven. Con lui imparerà a conoscersi di più, ritrovando le sue radici.
Steven proviene da un passato difficile: la speranza di stabilità e il desiderio di riscatto lo hanno portato in Italia, dove però sperimenta un senso di fallimento, di dignità calpestata, dove si sente insignificante e bersaglio di pregiudizi.
Due persone che hanno però tanto in comune: la sensazione di non essere compresi, l’esigenza di staccarsi e prendere il volo, il desiderio di libertà e di autenticità. Due persone in ricerca di se stesse che, come tutti noi che popoliamo questo variegato pianeta, sono sotto gli occhi dello stesso sole.
Recensione a cura di Chiara Taparelli
Anna Osei, Sotto lo stesso sole, Mondadori, Milano, 2021. Il libro è presente nella biblioteca della Scuola Frisoun dove è possibile consultarlo o prenderlo in prestito.