Nonantola, 1 settembre 2025
Questa immagine è diventata nel corso degli anni una sorta di “logo” dei corsi di italiano della Scuola Frisoun di Nonantola.
Ma questa immagine ha una storia. È tratta da un libro, intitolato Famiglie, pubblicato dalla casa editrice serigrafica Else nel 2015 e illustrato da Marjana Farkas.

Pur non essendo nata come logo dei corsi di italiano della Scuola Frisoun, non è un’immagine che abbiamo “rubato”, come a volte ci è capitato di fare con tatto e “alla Robin Hood”, con altre immagini, ma nasce in stretta relazione alla Scuola Frisoun. Il libro Famiglie infatti è un racconto corale composto da 19 storie raccolte alla Scuola Asnada di Milano, all’interno del laboratorio serigrafico di Else e, appunto, alla Scuola Frisoun di Nonantola.
A Riya Akter Rayhan (Bangladesh), Sarita Boochatam (Thailandia), Kamil Iddrisu (Ghana), Graziella Borsari (Nonantola, Italia), Marielle Iarisoamanana (Madagascar), Slobodan Miletic (Bosnia), tutti studentesse o amici della Scuola Frisoun, abbiamo chiesto di chiudere gli occhi e scattare una fotografia mentale della loro famiglia. Da questa prima richiesta partivano, quasi sempre, lunghe conversazioni, che attraversavano epoche e figure diverse, raccontate con tono di volta in volta drammatico, ironico, avventuroso. Le conversazioni, che duravano circa un paio d’ore, sono state tutte registrate e integralmente sbobinate. Da questi ritratti compositi abbiamo infine sagomato insieme agli autori figure o scene che possedevano una loro compiutezza, una loro intrinseca forza espressiva. Un racconto. Infine il racconto veniva letto e corretto un’ultima volta insieme a chi ce l’aveva raccontato. Un lavoro molto lungo, durato poco meno di un anno, che ha consentito di conoscere in profondità alcuni studenti e studentesse in un tempo disteso che solitamente a scuola non abbiamo. Molti degli articoli di Touki Bouki sono nati nello stesso modo.
Una volta messi insieme, questi 19 racconti sono stati inviati a un’illustratrice ginevrina, Mirjana Farkas, che senza sapere nulla degli autori ha cercato di dare forma, attraverso un’unica tavola, a ciascuna storia. A ogni pagina di Famiglie che si sfoglia si trova quindi un racconto stampato su fogli di grana più sottile, e un’immagine che lo illustra, serigrafata su carta più pesante secondo una tecnica di cui gli artigiani di Else nel corso degli anni sono diventati maestri.

Come scrivevamo nell’introduzione di Famiglie, Asnada, Else e la Scuola Frisoun sono luoghi dove si cerca di incontrare persone di origine straniera al di fuori degli schemi istituzionali e mediatici che solitamente descrivono e cercano di governare la vita degli immigrati. Contesti di narrazione che in questi anni abbiamo cercato di costruire non contro, ma nell’indifferenza delle categorie xenofobe (il clandestino), sociologiche (il migrante, il minore non accompagnato) o filantropiche (il profugo) nelle quali solitamente ficchiamo un’ampia fetta di uomini e donne che arrivano in Italia dai quattro angoli del mondo.
Ed ecco come, dal 2015 a oggi, questa immagine è diventata piano piano il “logo” delle locandine e delle lettere con cui comunichiamo l’apertura delle iscrizioni al nuovo anno scolastico, tradotte nelle lingue più parlate a Nonantola con l’aiuto di alcuni nostri vecchi studenti e studentesse.







