Giuseppe, un artigiano sardo mio collega di lavoro, ama molto gli uccelli, in particolare dal giorno in cui ha trovato un falcone intrappolato dentro a una siepe di rovi. L’ha liberato e l’ha portato a casa sua. Il falcone aveva una frattura all’ala destra e sanguinava. Lui ha cercato di mettere l’ala nella posizione giusta, l’ha legata con dei pezzi di legno, ha lasciato il mangiare e l’acqua vicino alla bestia e ha chiuso la porta della camera. Con il tempo il falcone ha ripreso la forza e il coraggio. Un giorno, quando la porta si è aperta, mi ha raccontato Giuseppe, il falcone è corso verso di lui, lui l’ha preso e ha passato la sua mano sulle sue piume e sono diventati amici. Questo fatto è durato circa tre mesi. Alla fine ha deciso di dargli la libertà, l’ha fatto uscire, l’ha appoggiato a terra e si è allontanato pochi metri. Il falcone girava la testa e lo guardava mentre si allontanava. Allora è tornato a prenderlo, l’ha lanciato in alto e il falcone ha iniziato a volare intorno a lui. Si è allontanato ed è tornato indietro per due volte e la terza volta ha lanciato un forte grido, ed è andato via.
I frammenti dal titolo Animalia sono nati “di rimbalzo” dagli studenti e dagli amici della Scuola Frisoun quando hanno sentito i maestri raccontare le storie di Giona e la balena, di Androcolo e il leone, di Federigo e il falcone e di altri strani rapporti tra uomini e animali.