L’essenza dell’essere umano

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Questo libro parla di tante cose, ma si concentra sull’umanità, sui sentimenti umani, sulle questioni dell’essere umano: può parlare di depressione, di quanto possa essere importante la vita e la morte, della paura, del perdono, della dissociazione della realtà, di perdita, di omicidi, di malattie, della memoria, di incidenti.
È un libro che attraverso le sue pagine prova a rispondere alle nostre domande esistenziali. Non darò informazioni su tutte le storie, ma parlerò particolarmente di una pagina che mi ha particolarmente colpito, perché dà il proprio personale significato di “perdonare”. Tutto comincia dalla domanda: “Cosa significa perdonare e come si manifesta il perdono?”. Ognuno ha un modo di vedere la vita, e ogni punto di vista è soggettivo: il perdono è una di queste prospettive personali. Aver perdonato una persona può significare che hai perdonato te stesso, che hai accettato che quella persona non ti può più ferire, che non hai particolare interesse nei suoi confronti… invece il perdono da parte di quelle famiglie, che hanno perso i propri cari in maniera violenta, accetta quello che è successo, accetta che quei cari non torneranno più, ma è un morire costante: anche se in questo modo si accetta il destino di quella persona, tuttavia tutto questo arriva a corroderti.
Per andare avanti nella vita, è molto importante accettare certe verità, anche se sono difficili da accettare e vorremmo far finta che non ci sia il problema, ma dobbiamo proprio ammettere che ci sia il problema per poter risolverlo. Nella cultura venezuelana, per poter lasciar andare i morti, si deve accettare che la persona sia morta buttando le sue cose (come i suoi vestiti), oppure spostando le cose dalla disposizione originaria; infatti, se si conservasse tutto, la persona morta rimarrebbe in questo mondo e non potrebbe andare con Dio, sentendosi ancora viva, e quindi rimanendo tra di noi! Questo “mito”, che trova fondamento nella realtà per alcuni, può per molti essere discutibile, però, il ragionamento che ne è alla base ci aiuta comunque a riflettere sul senso della morte: se non accetti la realtà davanti te, farai del male non solo a te, ma anche agli altri.

Recensione a cura di Andrea Fabiola Perez Ulloa

Rankine Claudia, Non lasciarmi sola, 66thand2nd, 2021. Il libro è presente nella biblioteca della Scuola Frisoun dove è possibile consultarlo o prenderlo in prestito.

Touki Bouki

Articolo scelto dalla redazione.

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