Pane e simbolismo nella cultura popolare polacca

14 Maggio 2023

L’antico significato del pane nelle tradizioni e nei rituali popolari polacchi ci mostra uno stretto rapporto con la religione, la fede, la magia e la protezione dal male. Nella cultura polacca il pane simboleggia non solo il cibo, ma anche l’abbondanza, la prosperità e la fertilità. Il pane non poteva essere rifiutato a nessuno e doveva essere condiviso con chiunque lo chiedesse. Era percepito come un dono degli dei, da cui dipendevano tutte le forme di esistenza sulla Terra, e allo stesso tempo un agente protettivo e curativo.

Secondo le credenze popolari, il pane non va tagliato, perché il ferro potrebbe avere un effetto negativo sui rapporti tra le persone. Questa credenza deriva dalla tradizione cristiana ed è direttamente collegata all’Ultima cena. È un riferimento a Gesù che spezza il pane, lo condivide e lo dona agli apostoli.

Nella cultura polacca, il pane svolgeva varie funzioni che dipendevano da molti fattori. Ogni giorno veniva trattato in modo diverso e durante le feste gli venivano attribuiti altri motivi, in particolare eventi familiari o rituali. Era sempre un oggetto di culto e ci si scusava con un bacio, dopo averlo sollevato, se cadeva a terra.

In nessun caso il pane doveva essere sprecato, rovinato, fatto ammuffire o gettato via, poiché avrebbe mosso l’ira di Dio. Gli avanzi di pane dovevano essere raccolti con cura e dati agli uccelli o aggiunti al mangime per il bestiame. C’è ancora in Polonia il divieto di gettare il pane nella spazzatura, che in passato derivava anche dalla povertà della popolazione rurale. Un noto detto polacco dice: “Se le persone sprecano il pane, Dio li punirà e ci sarà la fame, se lo buttano via ci sarà la guerra”.

Era anche vietato mettere il pane su un tavolo sporco e infilarci dentro un coltello. Era un’espressione di straordinario rispetto iniziare a tagliare il pane facendoci sopra il segno della croce.

Ancora oggi il pane svolge un ruolo importante nei rituali familiari, soprattutto durante il matrimonio. Per esempio resiste ancora l’usanza di accogliere gli sposi di ritorno dalla Chiesa con pane e sale. Quando nasceva un bambino, vicini e parenti portavano con sé del pane appena sfornato in modo che la madre e il suo bimbo non soffrissero mai la fame. Il giorno del battesimo un pezzo di pane veniva posto sotto i piedi del piccolo o della piccola, insieme con una ciotola di sale, come protezione contro la stregoneria.

Il simbolismo del pane era presente anche nei riti funebri. Uno dei presagi della morte del capofamiglia era la rottura della ciottola del pane. La futura morte era predetta anche dall’aspetto del pane; se si spezzava nel forno veniva letto come cattivo auspicio.

Il pane era di grande importanza nelle usanze annuali. La sua cottura era parte notevole dei preparativi per il Natale. Ancora oggi nel giorno della vigilia si condividono pezzetti di ostia, simbolo del pane, per scambiarsi gli auguri. E l’ostia viene condivisa anche con gli animali.

Agnieszka Pawula

Agnieszka Pawula, polacca, da 26 anni in Italia. Con una grande passione per la fotografia e i viaggi perché proprio questi sono la migliore scuola della vita. Le piace osservare il mondo e la gente.

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