Pubblicità o pubblico?

27 Settembre 2025

Nonantola, 7 settembre 2025

“Pubblicizzazione” può essere una parola bella, se dentro ci si legge “pubblico”, meno bella, o addirittura una parolaccia, se dentro ci si legge “pubblicità”: Godard definiva la pubblicità come il fascismo del nostro tempo. La pubblicizzazione della Scuola Frisoun è una fase importante e impegnativa, a cui ogni anno dedichiamo tempo ed energie. Non avremmo bisogno di grandi sforzi, oramai, per riempire in fretta, solo con il passaparola dei vecchi studenti e studentesse, i corsi di lingua che partono a ottobre. Ma la fase di pubblicizzazione è fondamentale per: 1. arrivare a chi già non ci conosce; 2. garantire uno degli aspetti fondamentali che definiscono un servizio pubblico, ovvero l’universalità; 3. mappare il territorio e raccoglierne i bisogni, restituendoli alle istituzioni che lo amministrano, al di là di quelli che siamo in grado di soddisfare noi.

Come facciamo pubblicizzazione dei corsi della Scuola Frisoun, se si esclude il “passaparola” spontaneo da parte di vecchi e nuovi studenti?

Uno dei più belli, demodé ma secondo noi efficaci è una lettera, spedita dal Centro Intercultura con la collaborazione dell’ufficio anagrafe del Comune, nelle case di tutte le famiglie di origine straniera del territorio, tre le sei e le settecento.

L’imbustamento, a cui anche noi di Giunchiglia-11 collaboriamo, comporta almeno due giorni di lavoro, se qualcuno dei vecchi studenti si offre di darci una mano, qualcuno di più se siamo solo noi maestri e maestre.

Un altro canale, più in sintonia con i tempi, sono le comunicazioni social. Non siamo molto forti in questo, ma ogni anno arrivano studenti nuovi che dichiarano di aver trovato informazioni sulla Scuola Frisoun nei gruppi strapaesani di Facebook, o negli “stati” di WhatsApp. Da questo punto di vista, molto utili sono stati alcuni video che hanno confezionato, in lingua, alcuni vecchi studenti e studentesse affezionati alla scuola. La richiesta era: racconta in poco più di un minuto perché per te è stato importante frequentare la Scuola Frisoun, evitando possibilmente di dire quanto è bella la scuola e quanto sono gentili le maestre. Ogni volta viene fuori qualcosa di nuovo e interessante.

QUI se ne possono vedere altri.

Infine, energie permettendo, un po’ di attacchinaggio: negli “africanshop”, nei luoghi di culto, alla stazione delle corriere…

Ci è stato detto in passato che in questo modo rischiamo di rincorrere le domande, che potrebbero continuare ad aumentare mettendo a rischio la stessa sostenibilità della scuola. Ma siamo convinti che i servizi erogati in maniera centellinata, in alcuni casi ad personam, diventando, nel peggiore dei casi, parte di un sistema di premi e punizioni, ottengano l’effetto opposto di quello dichiarato, ovvero cronicizzino un bisogno invece che rendere autonome le persone nella soddisfazione di quel bisogno. Certo, una volta raccolta una domanda molto più alta di quella a cui un servizio può dare risposta, spetta alla politica decidere a quale delle tante e diverse domande espresse da un territorio dare precedenza. Fare politica, ridotto all’osso, significa proprio questo: trovare una sintesi tra spinte, bisogni e forze divergenti, e scegliere. (LM)

Touki Bouki

Touki Bouki

Articolo scelto dalla redazione.

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