“Scarpe buone (e un taccuino d’appunti)” è una citazione dai diari di viaggio di Anton Čhechov in cui il grande scrittore russo suggerisce agli aspiranti scrittori cosa serva per fare un buon reportage.
Oltre che per fare un buon reportage, scarpe buone sono fondamentali anche alle centinaia di persone che ogni anno tentano di oltrepassare il confine con la Francia dai passi alpini del Monginevro se non vogliono rischiare di morire per congelamento o di perdere l’uso degli arti com’è già capitato ad alcuni di loro.
E un taccuino d’appunti servirebbe a noi per prendere nota di quanto succede su quei confini sia in termini di solidarietà spontanea da parte degli abitanti di quelle valli, sia in termini di “caccia al ladro” da parte dei gendarmi francesi che controllano sentieri e piste da sci.
Touki Bouki partecipa a una campagna per raccogliere scarpe usate, ma in buone condizioni, e indumenti pesanti necessari ai migranti per tentare di varcare quel confine. Chi volesse partecipare alla raccolta legga con attenzione l’elenco qui sotto e i contatti a cui scrivere.