Un anno in numeri

16 Ottobre 2025

I numeri contano fino a un certo punto. Sotto il ricatto della misurabilità, in quasi tutta Europa le istituzioni pubbliche e private li usano spesso come prova della qualità dei servizi offerti. Sembra scontato dirlo, ma il numero di domande a un nido d’infanzia o di matricole in una facoltà universitaria, il numero degli accessi a una biblioteca o a una casa della salute, il numero di prese in carico di un servizio sociale territoriale o dei curricola processati da un centro per l’impiego, di per sé, non dicono molto dello stato di salute e di vitalità di quel servizio.

Al tempo stesso però lo sforzo di descrivere il proprio lavoro in termini qualitativi è fondamentale sia supportato anche da numeri e dati. Numeri e dati che alla Scuola Frisoun ci siamo sempre sforzati di raccogliere con molta cura e precisione. Ne abbiamo accumulati tanti che, avendo l’energia, il tempo e le competenze per analizzarli, potremmo fornire uno spaccato approfondito di come sia cambiata l’immigrazione a Nonantola e dintorni nell’ultimo decennio.

Terminata la fase di iscrizione al nuovo anno scolastico, è ancora presto per fare una fotografia dell’esistente. Estrapoliamo invece alcuni dati relativi allo scorso anno scolastico. E partiamo da un dato più generale che consideriamo rilevante. Negli ultimi 4 anni scolastici, i singoli iscritti alla Scuola Frisoun – il dato, quindi, non tiene conto dei tanti e tante che si sono iscritti due o tre volte in anni diversi – sono stati 426.

426 persone che per diversi mesi hanno condiviso con noi, le loro reti familiari e amicali, i loro problemi, i conflitti contro cui si scontravano, le loro potenzialità, i soprusi subiti. 426 “nodi” di una rete molto più ampia. Senza falsa modestia, in proporzione alle dimensioni di Nonantola (16mila abitanti circa, di cui 1600 di origine non italiana), si tratta di un grande lavoro culturale, politico, di prevenzione del disagio, di sviluppo di comunità, di sensibilizzazione ai temi dell’incontro e della convivenza con la diversità. Senza considerare tutto il lavoro didattico e linguistico, che rappresenta il baricentro della Scuola Frisoun. Di seguito alcuni dati che abbiamo scorporato dal numero complessivo di iscrizioni dell’anno scolastico 2024-2025.

Tendenza iscritti Scuola Frisoun
2017-2018: 127 iscritti (di 24 nazionalità)
2018-2019: 133 iscritti (di 21 nazionalità)
2019-2020: 135 iscritti (di 28 nazionalità)
2020-2021: 97 iscritti (di 21 nazionalità)
2021-2022: 138 iscritti (di 26 nazionalità)
2022-2023: 130 iscritti (di 32 nazionalità)
2023-2024: 174 (di 37 nazionalità)

ANNO SCOLASTICO 2024-2025:

Totale iscritti: 174 (di 30 nazionalità)
Totale regolarmente frequentanti: circa 125

Genere
112 donne (64,37%)
62 uomini (35,63%)

Come si può notare, il numero prevalente è quello delle donne, che solitamente accedono in misura minore al mondo del lavoro e per questo hanno più tempo da dedicare alla propria formazione linguistica. Inoltre, nell’ultimo anno si registra un calo di studenti uomini rispetto allo scorso anno (79 sullo stesso numero totale di iscritti).

Età
Maggiorenni: 141 (81,03%)
Minorenni: 33 (18,97%)

Persone suddivise per fasce d’età:
11-17 anni: 33 (18,97%)
18-24 anni: 31 (17,82%)
25-29 anni: 28 (16,09%)
30-39 anni: 48 (27,59%)
40-49 anni: 23 (13,22%)
50-64 anni: 11 (6,32%)

Tre adolescenti sono segnati come maggiorenni perché hanno compiuto 18 anni tra il momento dell’iscrizione e la fine della scuola.

Quest’anno la presenza di un numero così elevato di minori (in continuità con la costante crescita degli ultimi anni) ha reso il gruppo degli adolescenti uno dei maggiori catalizzatori di energie e tempo alla Scuola Frisoun.

Sede di residenza/domicilio dichiarati al momento dell’iscrizione:
Nonantola: 145
Ravarino: 20
Modena: 5
Bomporto: 3
Carpi: 1

La maggioranza degli iscritti è residente/domiciliata a Nonantola, ma rispetto all’ultimo anno sono aumentati gli studenti provenienti da altri Comuni limitrofi (nel 2023-2024 erano 16, nel 2024-2025 sono 29, praticamente il doppio). Diverse persone che abitano o lavorano lì, ci hanno detto che negli altri comuni dell’Unione, in particolare Ravarino, Bastiglia e Bomporto, non ci sono servizi accessibili relativi all’insegnamento della lingua e all’integrazione delle persone straniere.

Nazionalità (30 in totale)
Albania: 3
Argentina: 2
Bangladesh: 13
Cina: 7
Colombia: 1
Costa d’Avorio: 2
Etiopia, ma cittadinanza eritrea: 1
Filippine: 1
Ghana: 15
Guinea Conakry: 1
India: 1
Iran: 1
Italia: 3
Mali: 4
Marocco: 30
Moldavia: 3
Nigeria: 10
Pakistan: 18
Perù: 1
Repubblica Democratica del Congo: 1
Repubblica dominicana: 4
Romania: 2
Russia: 1
Senegal: 1
Tanzania: 1
Tunisia: 24
Turchia: 12
Ucraina: 9
Vietnam: 1
Zambia: 1

Doppie nazionalità
3 Nigeria/Italia
3 Tunisia/Italia
1 Cina/Italia
1 Ghana/Italia
1 Marocco/Italia
Tra questi, 8 minori nati in Italia non hanno ancora la cittadinanza.

Le 6 nazionalità più rappresentate sono: Marocco (30); Tunisia (24); Pakistan (18); Ghana (15); Bangladesh (13) e Turchia (12).

Dati occupazionali:
Addetta alle pulizie: 5
Badante: 4
Barista: 2
Camionista: 2
Casalinga: 44
Cuoco: 1
Disoccupata/o: 28
Disoccupata: 18
Disoccupato: 10
Domestica: 1
Elettricista: 1
Estetista: 1
Impiegata: 1
Insegnante di inglese online: 1
Inserviente: 2
Lavapiatti: 1
Muratore: 6
Operaia/o in fabbrica: 21
[Operaia in ditta tessile: 1
Operaia in fabbrica: 2
Magazziniera: 1
Operaia metalmeccanica: 1
Operaio: 1
Operaio in fabbrica: 11
Operaio in un magazzino: 1
Operaio metalmeccanico:2
Operaio nella logistica: 1]
Operaio agricolo: 11
Studente: 41
[Studente: 13
Studentessa: 28]
Tecnico addetto alla manutenzione degli impianti: 1

Non abbiamo le competenze e le energie per analizzare in profondità dati come questi. Alcune considerazioni che da questi dati prendono le mosse confluiscono nei nostri report, negli articoli di Touki Bouki e negli incontri che organizziamo sul territorio. Per fare un lavoro più scientifico, che pure sarebbe di grande interesse per verificare come è cambiata l’immigrazione nel corso degli ultimi anni e per pensare politiche migratorie, di accoglienza e di integrazione più efficaci, ci vorrebbe anche altro: università, professori, ricercatori, se ci siete, battete un colpo!

Touki Bouki

Touki Bouki

Articolo scelto dalla redazione.

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