Koki soldato sbadato, albo illustrato che ha vinto il premio Andersen 2004 per la migliore produzione editoriale “fatta ad arte”, è la storia di un’amicizia che fortunatamente sembra sopravvivere alla guerra e dove il piccolo Piko arriva attraverso la propria esperienza a formulare una prima definizione di amicizia tutta sua: “Gli amici sono così: quando uno racconta l’altro ascolta, se uno dimentica l’altro ricorda”. L’amicizia al posto dell’oblio.
C’è la ragione, sempre sproporzionata all’azione, come di consueto, e c’è un inizio con l’enfasi, i canti, le divise che accompagnano spesso la convinzione di stare facendo la cosa giusta. E c’è l’esito: vittime, incendi, fame. E c’è la paura di perdere l’amico Koki. Il tutto è espresso con parole sommesse, colori e immagini tenui. Un libro delicato sulla guerra, ma esplicito a una osservazione non affrettata. Emblematiche le sagome immobili e accovacciate di conigli grandi e piccoli con gli occhi puntiformi che spuntano tra esili fili spinati, ci sono scoppi colorati, carrarmati giocattolo, carote trasformate in cacciabombardieri e in bombe che piovono dal cielo. E c’è l’espressione di chi non è partito per la guerra sempre più apprensivo e sgomento.
Koki non è afflitto dalla smania del salvatore della patria, avrebbe preferito non partire, lo rivelano la sua sbadataggine, i suoi ritorni improvvisi. Ma è coraggioso, ha il coraggio di rispondere alle domande di Piko sulla guerra. È probabilmente questo il messaggio che ci lascia questo libro: della guerra bisogna parlare con tutti, per non abituarsi all’orrore silenziosamente. Bisogna parlarne soprattutto coi bambini che hanno bisogno di parole per difendersi dalla realtà impazzita della guerra.
Si può leggere sottovoce e lentamente, senza perdere di vista gli occhi degli ascoltatori, registrandone le parole, i movimenti, preziosi indicatori delle emozioni e di come stiamo vivendo la guerra, da anni molto vicina a noi e quotidianamente presente nelle nostre case attraverso i media. Il libro non esplicita le domande e le risposte che si scambiano Piko e Koki. Probabilmente la buona lettura è quella che riesce a trovarle.
Recensione a cura di Lauretta Bulgarelli.
Koki soldato sbadato, testo di Marcella Moia, illustrazioni di Biagio Bagini e Marcella Moia, Orecchio acerbo 2005.
Il libro è presente nella biblioteca della Scuola Frisoun dove è possibile consultarlo o prenderlo in prestito.