Un’insolita coinquilina

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È difficile trovare qualcuno a questo mondo a cui gli animali non piacciano, tanto che, quando siamo bambini, è comune dibattere tra amici su quali siano i rispettivi preferiti o i più forti in determinati combattimenti immaginari.

Ci sono creature per tutti i gusti, ma con alcune di esse è più facile creare un’affinità emotiva particolare, basti pensare a come il mondo si spacca nel grande dibattito se i migliori animali da compagnia siano i cani o i gatti. Troviamo più semplice affezionarci ad altri mammiferi proprio per la stretta parentela filogenetica che abbiamo, oltre a questo sono anch’essi animali prevalentemente sociali che condividono uno stile di vita molto simile al nostro, quindi la convivenza con loro diventa facile, piacevole e spesso appagante. Più ci allontaniamo scendendo lungo l’albero dell’evoluzione, più ci rendiamo conto di quanto gli altri animali siano diversi da noi, sia a livello fisico che caratteriale: è davvero difficile riuscire a immedesimarsi nello stile di vita di un insetto! Se quindi cerchiamo un fedele compagno di vita, allora i nostri cugini mammiferi sono un’ottima scelta, ma se ci interessa meno la questione sociale e siamo più amanti della bellezza esotica di alcuni animali speciali e fuori dall’ordinario, allora la nostra scelta potrebbe ricadere sui rettili.

La mia fedele coinquilina squamata è una Serpe del grano americana, Pantherophis guttatus per i più tecnici, che risponde al sobrio nome di Nemesis. Viviamo assieme da circa otto anni e se cercate una compagnia di estrema bellezza, poco dispendiosa e terribilmente silenziosa, allora un animale come lei potrebbe fare al caso vostro. Il suo ambiente naturale sono i boschi e le praterie americane, dove caccia topi tra i campi di grano, il suo colorito la aiuta proprio a mimetizzarsi in questo particolare habitat. Può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza e in cattività può vivere fino a vent’anni. Tende a muoversi poco, come la maggior parte dei rettili preferisce stare ferma quando trova un punto caldo di suo gradimento e osservare ciò che le accade attorno tastando ogni tanto l’aria con la lingua per sentire se ci sono pericoli in giro. La nutro circa una volta alla settimana con un topino surgelato (ci sono negozi specializzati che te li mandano in pacchi anche da una cinquantina), per il resto tutto quello di cui necessita è una vaschetta con dell’acqua sempre pulita e due tane a diversa temperatura e umidità in modo da potersi regolare come preferisce. I rettili sono animali a sangue freddo perciò necessitano di fonti esterne per acclimatarsi in modo corretto, ciò significa che in inverno se viene troppo freddo è bene fornire loro un tappetino termico cosi che possano accoccolarcisi sopra nei giorni più rigidi. Durante l’anno e in particolare nei periodi di muta apprezza molto un’alta umidità nell’aria, cosa che si ottiene facilmente con un nebulizzatore da giardino spruzzato un paio di volte ogni tanto nel terrario.

Ci sono molte cose da dire sulla cura dei serpenti, già a livello di specie ci sono comportamenti molto diversi da tenere nei loro riguardi, alcuni hanno bisogno di un terrario composto per tre quarti d’acqua, altri hanno bisogno di alti rami per arrampicarsi e altri ancora preferiscono scavare buche nel terreno ed emergere solo di notte in superficie. Quando si ha a che fare con un animale così diverso da noi come può essere un rettile è bene ricordare che abbiamo stili di vita agli antipodi, non possiamo dare nulla per scontato e per questo è bene informarsi attentamente sui suoi bisogni prima di adottare una di queste splendide creature. Se si cerca un animale da portare in giro e maneggiare giornalmente i serpenti non sono la scelta migliore, questi non devono essere toccati troppo poiché alla lunga gli causa parecchio stress, specialmente nei primi tempi, quando non avrà ancora capito se siete o meno una minaccia.

A questo punto è bene precisare una cosa importante: i serpenti non sono animali affettuosi, vi riconosceranno, sapranno distinguere voi dai vostri famigliari e amici grazie ai loro sensi sviluppati ma non aspettatevi fusa o scodinzolii ad ogni vostra apparizione. Sono animali molto sospettosi, in natura cacciano nascondendosi nell’ombra e vivono da soli per la maggior parte della loro vita, diciamo che la fiducia e l’affetto non sono il loro forte.

Se trattato con cura, il vostro serpente potrà arrivare a tollerarvi piuttosto bene ma vi vedrà per sempre come l’altro tizio che ha la tana vicino alla sua e che ogni tanto entra per portare via gli escrementi e far comparire dal nulla dell’ottimo cibo pronto. Quindi lasciate perdere le carezze e tutte quelle cose prettamente da mammiferi, quando avrà compreso che non siete una minaccia si lascerà maneggiare in tranquillità e potrebbe perfino arrivare ad accoccolarsi tra le vostre mani e restare immobile, ma non è nulla di tenero, voi siete una stufa fissa a trentacinque gradi, non il suo migliore amico.

Ci sarebbero molte cose da dire a riguardo, ci sono tecniche specifiche per maneggiarli in modo che non si facciano male o si spaventino, ci sono cose da sapere sulla muta per usarla come indicatore di salute del serpente, ci sono cibi diversi a seconda della specie e tanto altro. Ma non sono qui per fare una guida all’allevamento del nostro piccolo amico squamato, per quello, volendo, c’è moltissimo materiale su cui studiare. Sono qui per dire che i rettili e i serpenti in particolare sono animali che a me affascinano da quando ero bambino, li ho sempre trovati bellissimi e come me ci sono diversi altri là fuori che la pensano uguale. Si tratta di animali prevalentemente estetici, poiché, come già spiegato, a far compagnia non vanno forte, sono però il massimo se amate sentirvi osservati in ogni movimento che fate in giro per la stanza. Sono creature evolute per nascondersi e osservare tutto ciò che le circonda: è perciò molto comune alzare lo sguardo, mentre ad esempio siete assorti nello studio, e trovare il loro occhietto vigile che vi osserva immobile per ore intere senza muoversi di un millimetro. Detto questo se siete interessati ad adottare una creatura del genere non posso che raccomandarvi di informarvi il più possibile, scoprirete che il web è pieno di articoli e di appassionati che ogni giorno condividono le loro esperienze. È importante poi stare attenti a dove si compra, è fondamentale rivolgersi sempre a negozi affidabili con una buona reputazione per essere certi che non si tratti di esemplari catturati in natura, bensì allevati in luoghi appositi con norme igieniche precise e una cura amorevole. Spero che l’articolo sia stato interessante, nonostante l’occhio inquisitorio di Nemesis, che mi osserva appesa ad un ramo da quando mi sono seduto a scrivere, vi saluto e ringrazio per l’attenzione, pace.

Emanuele Rizzi

Cittadino di Nonantola, classe 1999. È un ex capo scout, Studente di scienze naturali e appassionato di avventura e vita all’aria aperta. Ama le storie, che siano esse narrate in un libro, rappresentate in un film o raccontate faccia a faccia davanti ad un fuoco scoppiettante. Si occupa delle tracce audio di Radio-Bouki e della "scuola guida" Frisoun.

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