Epica contemporanea

"Partizione", una parola e due significati. C'è sullo sfondo l'idea della divisione di due nuovi stati che causa la separazione di una famiglia. C'è l'idea del partire, il tema del viaggio e della fuga. Entrambi gli aspetti di questa parola sono raccontati dai versi di questa autrice, che fa della sua storia un frammento di epica contemporanea.

Il 15 agosto 1947 il subcontinente indiano è stato diviso in due stati indipendenti: l’India a maggioranza Indu, e il Pakistan a maggioranza musulmana.
Moniza Alvi nel poemetto Al tempo della partizione, uscito in Italia nel 2020, parla proprio di questo tema ripercorrendo la fuga forzata della sua famiglia paterna. Da un giorno all’altro intere famiglie sono state costrette a scappare perché non più accettate dalla loro terra, schiacciati su camion e corriere che per mesi sono diventati l’unico posto sicuro dal mondo esterno.

I rifugiati musulmani si affollano su un treno mentre cercano di fuggire dall’India vicino a Nuova Delhi nel settembre 1947. Circa 15 milioni di persone hanno attraversato nuovi confini durante la violenta spartizione dell’India governata dagli inglesi. 
Foto di Max Desfor per Associated Press.

Moniza racconta del viaggio, delle sofferenze, dei dolori e delle perdite vissute da madri, padri, mogli e figli, di una nuova vita sempre vissuta con la testa rivolta verso quella passata.
Le parole, i versi e le strofe spezzate riportano la “corriera gremita di ricordi privati e condivisi”, la paura che si aggrappa ai viaggiatori i quali a loro volta si aggrappano l’un l’altro e la forza della preghiera, rendendo vivo il ricordo.

Recensione a cura di Giulia Nora
Moniza Alvi, Al tempo della partizione, Fuorilinea, 2020. Il libro è presente nella biblioteca della Scuola Frisoun dove è possibile consultarlo o prenderlo in prestito.

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