La breve sequenza di fotografie che trovate da p. 20 a p. 31 del numero speciale di Touki Bouki sulla Tunisia è firmata da un giovane artista visivo, architetto di formazione, che si chiama Ghassen Chraïfa, nato a Tunisi nel 1993.
Attraverso immagini fisse e in movimento, ciò che vede e sperimenta l’obiettivo di Chraïfa sfida lo spettatore, non asseconda le sue aspettative. Le sagome sfumano, si sovrappongono, come anime perse in uno spazio-tempo incerto. La luce c’è, ma illumina anche la durezza della realtà. Questo viaggio non è solo geografico, è interiore. È fatto di aspettative, sacrifici e talvolta disillusione.
Le foto qui pubblicate fanno parte di un progetto chiamato Fragments, realizzato tra il 2017 e il 2020 in varie regioni interne della Tunisia, così come a Tunisi. Questo progetto esplora momenti sospesi da scene di vita quotidiana, pensieri interiori, come un diario di bordo dove il personale si mescola al collettivo e all’universale. È una riflessione sulla memoria, sulla compresenza di diverse temporalità e sulla relazione intuitiva che abbiamo con gli spazi. Ogni immagine tenta di catturare queste riflessioni silenziose che abitano le menti e invita a riflettere su cosa significhi partire, attraversare, sperare. Perché l’altrove non è mai una promessa certa; è una sfida, una prova e, talvolta, un miraggio.
Le fotografie di Chraïfa raccontano la storia silenziosa di chi cammina, trasportato da promesse di luce. Ogni loro passo risuona come una ricerca verso nuovi orizzonti. Ma non sempre la luce, lontana e diffusa, rivela ciò che promette.