Maggie

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Maggie è una simpaticissima cagnolina di 15 anni e mezzo, figlia di un’altezzosa Border Collie che un giorno cedette alla corte irruente di un volpino rubacuori. Dai suoi genitori ereditò un carattere forte, territoriale e decisamente incline alla mordacità. Nulla di ciò però potevano sapere Lucia e Maria Chiara quando, stregate dal suo musino, la scelsero fra i numerosi componenti della cucciolata. Ci volle quindi del bello e del buono, oltreché le preziose indicazioni di una veterinaria specializzata per aiutare la Maggie a interagire amorevolmente con la sua famiglia umana, senza considerarla un riottoso branco di pecore da condurre alla ragione con ringhi minacciosi e paurose scoperture di canini. Accanto a queste asperità di carattere Maggie sapeva però dimostrarsi affettuosa, giocherellona e amante delle lunghe passeggiate soprattutto se nel verde della campagna. Era per me e per Maggie una vera gioia quando, tornato anche tardi dal lavoro, le infilavo il guinzaglio e iniziavamo a girovagare con qualsiasi tempo e in qualsiasi stagione per le strade di Nonantola e dintorni scoprendo a volte angoli del mio paese nuovi e sconosciuti. La gioia aumentava quando, il sabato e la domenica, si aggiungevano spesso alla comitiva Maria Grazia e amici vari. Maggie poi era particolarmente felice quando poteva aggirarsi con il naso in perenne “allerta” tra i carrugi della Liguria del Levante così carichi di aromi e odori meravigliosi.

Intanto, come naturale, il tempo passa e Maggie ha ormai ampiamente tagliato il traguardo dei 15 anni, ha avuto qualche acciacco anche serio e le artrosi hanno bussato alla porta delle sue anche un tempo forti e scattanti, ora instabili e tremanti. Maggie continua ancora a farci tanta compagnia e a scandire le nostre giornate ora che ha bisogno di assistenza e di attenzioni. Ci guarda con i suoi occhioni canini e prende volentieri tutte le coccole che le facciamo. Non ci ha mai chiesto niente, ha davvero dato tanto e ci vuole bene per come siamo. Non ci ha mai giudicato, a parte forse qualche abbaio di disapprovazione quando, affamata, la facevamo aspettare un po’ troppo. Ora sta dormendo beatamente, vicino a Maria Grazia che è il suo “Spirito Guida” e spero faccia davvero bei sogni…

Gianluigi Monari

Sono Gianluigi, "Giangi", Monari, ho vissuto due giorni a Modena, dove sono nato, e tutto il resto a Nonantola.
Faccio il dottore di famiglia, cerco di curare i miei pazienti, molte volte loro curano me.
Mi piace la buona musica, la buona tavola, i buoni amici.
Prima di morire avrei il desiderio di andare in Patagonia a vedere il Perito Moreno.
Spesso mi sento molto piccolo.

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Questo articolo è apparso il 20 febbraio scorso su "Altreconomia"

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