Tunisia – Alcune date

8 Marzo 2025
Fotografia di Fakhri El Ghazel

Di seguito, il freddo elenco di alcuni snodi politici che aiuta a contestualizzare le interviste realizzate per il numero speciale di Touki Bouki sulla Tunisia. A volte gli intervistati ne sono consapevoli, altre volte hanno subito inconsapevolmente gli effetti di questi passaggi politici sulla propria pelle. Come ad esempio le ondate xenofobe a seguito del discorso di Saïed del febbraio 2023 che hanno spinto diversi dei nostri intervistati a lasciare la Tunisia.

13 settembre 2022 Il presidente Kaïs Saïed promulga il decreto legge n. 54 che prevede sanzioni amministrative molto alte e la carcerazione fino a 5 anni per chi diffonde notizie false arrecando danni alla pubblica sicurezza o alla difesa nazionale e seminando paura tra la popolazione. A seguito del decreto vengono avviati numerosi processi nei confronti di singoli cittadini, giornalisti, attivisti, avvocati e personaggi pubblici. Anche alcuni studenti tunisini della Scuola Frisoun dichiarano di temere queste ritorsioni e per questo non firmano le loro interviste e non partecipano alla prima presentazione pubblica di questo numero di Touki Bouki.

21 febbraio 2023 Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale Saïed pronuncia un discorso divenuto celebre e nefasto nel quale dichiara che i migranti irregolari presenti in Tunisia sono “personae non gradite”, che “esiste un piano criminale per cambiare la composizione del panorama demografico della Tunisia” e che “alcuni individui hanno ricevuto importanti somme di denaro per fornire la residenza a migranti subsahariani”. A seguito del discorso del presidente molti cittadini subsahariani perdono il proprio posto di lavoro, vengono cacciati dalle case in cui vivono e vengono stati spinti a lasciare il paese.

16 luglio 2023 La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il primo ministro olandese Mark Rutte e Kaïs Saïed firmano un memorandum d’intesa che prevede diverse misure e milioni di euro d’aiuti per il contrasto all’immigrazione irregolare. La Tunisia si impegna al controllo delle frontiere, al rimpatrio dei migranti subsahariani presenti sul proprio territorio e a riaccogliere i cittadini tunisini emigrati irregolarmente.

Nei mesi successivi vengono eseguiti arresti arbitrari di cittadini subsahariani e si procede al trasferimento forzato di migliaia di migranti subsahariani nelle regioni desertiche al confine con la Libia e l’Algeria. Si registrano violenze perpetrate ai danni di cittadini subsahariani sia sul suolo tunisino, sia violenti interventi in mare della Guardia Costiera tunisina (fonte Asgi). L’Italia continua ad assicurare sostegno politico, equipaggiamenti e fondi alla Tunisia.

6 ottobre 2024 Si svolgono le elezioni presidenziali e il presidente uscente, Kaïs Saïed, in carica dal 2019, è stato rieletto al primo turno con il 90,6% delle preferenze (fonte jeuneafrique.com), una vittoria schiacciante. Il dato di partecipazione al voto si è attestato al 27,7% (fonte France24.com).

La fotografia che accompagna questo articolo è di Fakhri El Ghezal. L’articolo è parte di un numero speciale di Touki Bouki pubblicato nel dicembre del 2024. 32 pagine di storie di vita, analisi, fotografie, illustrazioni e cartine geografiche. Chi volesse riceverne una copia cartacea (fino a esaurimento copie) può farne richiesta, con un piccola donazione, scrivendo a redazione.toukibouki@gmail.com.

Touki Bouki

Articolo scelto dalla redazione.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere

Sempre dritto

Una storia di lavoro e di amicizia

Amica e collega

Hakeem Omotoyosi nel ricordo di Patrizia Salmi.

Per Hakeem

Con queste parole i maestri della Scuola Frisoun hanno ricordato

Sepolti nell’acqua

“Pensaci quattro volte e, se mai hai solcato le onde,

La bellezza delle vite singolari

Il racconto di Cornia che chiude la raccolta "Sulle tristezze