Da una piccola città di provincia del Burkina Faso (Nouaregou) a una piccola città di provincia italiana (Nonantola). In mezzo: capitali, frontiere, tuareg, agguati, avventure, passeur, oppressioni e liberazioni. La rutilante vitalità del viaggio raccontato da Aziz Bance fa girare la testa.
I campi di ulivi intorno a Sfax e ad altre città costiere della Tunisia stanno diventando, come Calais, Lesbo, Tripoli, Ceuta e Melilla… un luogo simbolo, ma concretissimo, dell’ordine del campo prodotto dalle politiche migratorie europee.
Come la maggior parte degli intervistati per il numero speciale sulla Tunisia, l'autore di queste dichiarazioni ha chiesto di rimanere anonimo per paura delle ripercussioni da parte del governo tunisino e dei suoi collaboratori sul territorio italiano.
Traditrici della propria appartenenza etnica per qualcuno, speranza per il processo di modernizzazione del Nord Africa per altri: a noi di Touki Bouki biografie come quella di Ahmed Ben Nessib, giovane artista tunisino, sembrano semplicemente “strane” e in ragione della loro stranezza capaci di lasciare intravedere forme di cittadinanza inedite e aperte al cambiamento.
Studentessa e attivista della Scuola Frisoun, insegnante di matematica in congedo, con la delicatezza, l’eleganza e la forza della sua personalità Aida Belgacem mette in discussione molti degli stereotipi che abbiamo della Tunisia e degli immigrati tunisini in Italia.
Molti studenti e molte studentesse provenienti dall’Africa subsahariana ci raccontano di essere passati dalla Tunisia per arrivare in Europa o di averci vissuto anche per lunghi periodi. Come Adeline, 30 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio, che in Tunisia ha vissuto tre anni. Questa è la sua storia. Una storia fatta di donne – “Tantie, Amelie le altre” che hanno segnato il suo destino – e di razzismo – quello che ha conosciuto a Tunisi e Sfax nei confronti dei “neri”. Oltre che di grande vitalità: la vitalità necessaria a compiere viaggi così avventurosi come il suo.
Le fotografie di Chraïfa raccontano la storia silenziosa di chi cammina, trasportato da promesse di luce. Ogni loro passo risuona come una ricerca verso nuovi orizzonti.