Di seguito, il freddo elenco di alcuni snodi politici che aiuta a contestualizzare le interviste realizzate per il numero speciale di Touki Bouki sulla Tunisia. A volte gli intervistati ne sono consapevoli, altre volte hanno subito inconsapevolmente gli effetti di questi passaggi politici sulla propria pelle. Come ad esempio le ondate xenofobe a seguito del discorso di Saïed del febbraio 2023 che hanno spinto diversi dei nostri intervistati a lasciare la Tunisia.
13 settembre 2022 Il presidente Kaïs Saïed promulga il decreto legge n. 54 che prevede sanzioni amministrative molto alte e la carcerazione fino a 5 anni per chi diffonde notizie false arrecando danni alla pubblica sicurezza o alla difesa nazionale e seminando paura tra la popolazione. A seguito del decreto vengono avviati numerosi processi nei confronti di singoli cittadini, giornalisti, attivisti, avvocati e personaggi pubblici. Anche alcuni studenti tunisini della Scuola Frisoun dichiarano di temere queste ritorsioni e per questo non firmano le loro interviste e non partecipano alla prima presentazione pubblica di questo numero di Touki Bouki.
21 febbraio 2023 Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale Saïed pronuncia un discorso divenuto celebre e nefasto nel quale dichiara che i migranti irregolari presenti in Tunisia sono “personae non gradite”, che “esiste un piano criminale per cambiare la composizione del panorama demografico della Tunisia” e che “alcuni individui hanno ricevuto importanti somme di denaro per fornire la residenza a migranti subsahariani”. A seguito del discorso del presidente molti cittadini subsahariani perdono il proprio posto di lavoro, vengono cacciati dalle case in cui vivono e vengono stati spinti a lasciare il paese.
16 luglio 2023 La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il primo ministro olandese Mark Rutte e Kaïs Saïed firmano un memorandum d’intesa che prevede diverse misure e milioni di euro d’aiuti per il contrasto all’immigrazione irregolare. La Tunisia si impegna al controllo delle frontiere, al rimpatrio dei migranti subsahariani presenti sul proprio territorio e a riaccogliere i cittadini tunisini emigrati irregolarmente.
Nei mesi successivi vengono eseguiti arresti arbitrari di cittadini subsahariani e si procede al trasferimento forzato di migliaia di migranti subsahariani nelle regioni desertiche al confine con la Libia e l’Algeria. Si registrano violenze perpetrate ai danni di cittadini subsahariani sia sul suolo tunisino, sia violenti interventi in mare della Guardia Costiera tunisina (fonte Asgi). L’Italia continua ad assicurare sostegno politico, equipaggiamenti e fondi alla Tunisia.
6 ottobre 2024 Si svolgono le elezioni presidenziali e il presidente uscente, Kaïs Saïed, in carica dal 2019, è stato rieletto al primo turno con il 90,6% delle preferenze (fonte jeuneafrique.com), una vittoria schiacciante. Il dato di partecipazione al voto si è attestato al 27,7% (fonte France24.com).
La fotografia che accompagna questo articolo è di Fakhri El Ghezal. L’articolo è parte di un numero speciale di Touki Bouki pubblicato nel dicembre del 2024. 32 pagine di storie di vita, analisi, fotografie, illustrazioni e cartine geografiche. Chi volesse riceverne una copia cartacea (fino a esaurimento copie) può farne richiesta, con un piccola donazione, scrivendo a redazione.toukibouki@gmail.com.