Una madre, un padre, un amico, una donna, un uomo, un bambino, una bambina, un politico, dei genitori, un assassino, un signore, una signora, un’amica, un amico, una nonna…
Sono nato a N’Dokoro, con l’accento sulla prima “o”, a pochi chilometri da Segou, in Mali, nel 1985. Lì vivevo con i miei genitori e Soumaila, mio fratello minore. La mia famiglia aveva un piccolo pezzo di terra che io lavoravo insieme a mio padre e a mio fratello. Quando avevo vent’anni mio padre è morto e dopo poco ho deciso di mettermi in viaggio per cercare un buon lavoro e aiutare mia madre e mio fratello. Ho vissuto a Bamako per un anno, a Ségou per due anni, a Sikasso e a Kayes per un altro anno e poi
Il senatore Luigi Manconi ci ha mandato questo bilancio, amaro e disilluso, sulla politica migratoria dell'Italia negli ultimi trent’anni. È uscito in una versione diversa su “La Stampa” del primo luglio di quest’anno. Ha il pregio di dare profondità storica a un fenomeno che tendiamo sempre a guardare schiacciato sulla cronaca e sull’emergenza.
Dopo gli articoli usciti su Touki Bouki, sono stati diversi i ragazzi e le ragazze che dall’Emilia hanno visitato il Rifugio Massi di Oulx allo scopo di conoscerlo e supportarlo. Tra loro, Martina Sitti, attivista della Scuola Frisoun. Oggi la situazione su quel confine è molto più complicata di quanto non fosse a giugno. Daremo presto aggiornamenti su quanto sta accadendo.